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Dalla Francia ho saputo che la biblioteca di Besançon ha digitalizzato il fantastico manoscritto Vaudry de Saizenay. Lo trovate QUI.
Traduco dall’introduction, a cura di Claude Chauvel, nell’edizione Minkoff dello stesso manoscritto:
Jean-Etienne Vaudry, signore di Saizenay e di Poupet, nacque a Saizenay (Canoten di Salins, Giura) il 26 settembre 1668. Nominato consigliere al Parlamento di Besançon con lettere patenti del 7 settembre 1704, è in questa città che due anni più tardi, nell’aprile 1706, sposò Anne-Claire-Béatrix, figlia di Hugues-François Le Maire, anch’egli consigliere allo stesso Parlamento. Quindici figli nacquero dalla loro unione. Vaudry dimissionò dalla propria carica il 20 agosto 1725 e morì a Besançon il 21 luglio 1742.
Negli ultimi due anni trascorsi quasi interamente sul liuto barocco e il repertorio francese ho immaginato che si potrebbe scappare dal mondo portando con sé unicamente il manoscritto Barbe e il Vaudry de Saizenay. In effetti è più o meno ciò che accadde agli estensori delle raccolte in questione 🙂
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